La commissione europea ha risposto alla lettera inviata da dieci associazioni che rappresentano spedizionieri, caricatori e operatori portuali: una risposta che è stata definita “deludente e frustrante”.

 

Non si sblocca la situazione legata all’aumento esponenziale dei prezzi dei noli container: nonostante alcune compagine nei giorni scorsi abbiano congelato i prezzi – la prima è stata CMA CGM a cui si è recentemente aggiunta anche Hapag Lloyd – l’impasse sembra continuare, e sta per coinvolgere seriamente anche la situazione politica europea.

Dieci associazioni – nel dettaglio Global Shippers’ Forum, Clecat, Uirr, Global Shippers’ Allience, ESC( European Shippers’ Council), Feport, Eta (European Tugowners Association), Etf (European Transport Workers’ Federation), Ebu (European Barge Union) e Fiata – che rappresentano spedizionieri, caricatori e operatori portuali, hanno scritto infatti una lettera all’antitrust della Commissione Europea per chiedere un intervento deciso – o quantomeno una presa di posizione – contro i “Liner” responsabili della situazione.

A spiegarlo è il sito Splash24/7, che riferisce come la lettera faccia seguito a quella inviata ad aprile, a cui la commissione ha risposto a giugno, con i burocrati di Bruxelles che in gran parte hanno accusato la crisi della catena di approvvigionamento e l’aumento dei noli, esclusivamente all’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19:

“Il punto di vista della Commissione europea, secondo cui tutte le nostre preoccupazioni sono attribuibili esclusivamente agli effetti dell’emergenza sanitaria globale, è profondamente deludente e frustrante”. Esordisce così la lettera firmata dalle dieci associazioni, che asseriscono come il mercato dei container sia “fondamentalmente imperfetto”. A turbare le associazioni – cosi come Kosmokronos sostiene da mesi – è il totale immobilismo da parte dell’Europa sugli aumenti che vanno avanti ormai da 12 mesi, mentre sono state avviati indagini negli Stati Uniti, Cina, Vietnam, Australia e Corea del Sud.

“Sebbene ci siano indubbiamente impatti significativi della pandemia, si verificano in un mercato, delle spedizioni di container, che è fondamentalmente imperfetto Secondo noi, la riluttanza da parte della Commissione ad affrontare le preoccupazioni sul funzionamento del mercato, tradirebbe i consumatori europei e contribuirebbe a un indebolimento della competitività dell’Europa”.

La lettera si conclude chiedendo un’azione rapida, affermando: “L’industria e i consumatori europei non possono aspettare che il Covid si abbassi prima che la Commissione inizi ad affrontare pienamente le questioni strutturali”.

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