La piattaforma di spedizione di container fa il punto della situazione in un rapporto inviato al sito Splash247.com: aumentano le navi bloccate e la congestione dei porti.

 

Aumenta il numero delle navi portacontainer ancorate al largo dei porti di tutto il mondo. Tante le cause alla base di una situazione che inevitabilmente ha portato ad un massiccio rallentamento della supply chain creando numerosi disagi: in prima linea il Covid e le restrizioni legate alla pandemia, ma tra gli operatori del settore c’è chi assicura che dietro il blocco delle navi ci sia una grossa speculazione in atto.

 

NAVI BLOCCATE: CONGESTIONE DEI PORTI

Seaexplorer, una piattaforma che monitora il movimento dei container creata dal gigante della logistica Kuehne+Nagel, ha realizzato un dossier – pubblicato dal sito Splash247.com – in cui si evidenzia una netta contrazione e un blocco del sistema marittimo.

Alle 15:20 della giornata di ieri, infatti, c’erano circa 328 navi container ferme davanti agli scali mondiali, con 116 porti che hanno segnalato problemi di vario genere. Se confrontati con i dati forniti dallo stesso provider un mese fa – 304 navi ferme e 101 segnalazioni di interruzioni – è facile intuire come il fenomeno sia in netta crescita.

 

I MOTIVI DEI RITARDI

Alla base della congestione dei porti c’è ovviamente il Covid-19: recentemente infatti, il porto di Yantian era stato bloccato a causa di un focolaio causato dalla variante Delta. Il lancio dell’arretrato di Yantian ha inoltre causato l’aumento delle navi ferme nell’ultimo mese: non solo, si registrano svariati focolai anche in Vietnam – soprattutto nella parte meridionale sottoposta a lockdown – dove è praticamente impossibile attraccare.

Il Covid inoltre – a differenza degli incidenti– rappresenterà per il trasporto marittimo un’incognita a lungo termine, secondo gli analisti di Drewry:

 “Le congestioni portuali, gli ingorghi e il conseguente aumento del costo delle merci potrebbero essere un tema ricorrente: mentre il blocco del canale di Suez è una probabilità rara, il rischio di ulteriori focolai di Covid-19 vicino ai porti sarà sempre attuale”

 

I DATI

Lars Jensen, fondatore della società di consulenza per container Vespucci Maritime, ha stimato che, all’inizio di questo mese, fino al 10% della capacità di spedizione mondiale è stata cancellata a causa di problemi di congestione.

Secondo i dati sulle prestazioni portuali di IHS Markit, il tempo trascorso in attesa dalle navi container è più che raddoppiato rispetto al 2019: a registrare i dati peggiori è il Nord America, con navi che nel 2021 hanno trascorso in media 33 ore all’ancora, rispetto alle appena otto ore di maggio 2019.

 

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